Era un giorno come tanti,
eppure lo ricordo come fosse ieri.

L’alba dall’aria frizzante, andava pian piano sminuendo,
sotto i raggi del sole.
Lentamente le cose riacquistavano forma e colore.
Le montagne alte da lontano,
le casette sparse sulla collina
e quella striscia azzurra che era il mare.
I fiori si schiudevano mostrando i propri colori
E l’erba luccicava sotto i raggi del sole.

Era come un giorno di Primavera.

Il sole fu finalmente alto e insopportabile divenne quel caldo,
tanto da costringerci tutti a correre verso il mare.
Quell’acqua limpida ci mostrava il fondo
E la sua freschezza ci ridava vita.
Tutto sembrava compiacerci.
Quel mare così azzurro, quel sole così caldo,
e quella sabbia fine che non riuscivi a tenere in pugno.

Era come un giorno di Estate.

Il tempo trascorse in fretta.
Delle nubi si raccolsero all’orizzonte e minacciose ricoprirono il sole.
Si sentiva l’ulular del vento che correva sul mar gonfiando l’onde.
Poi un fragore lontano ed infine la pioggia
che ci fece scappare tutti.
La spiaggia rimase deserta, sola con i suoi ricordi,
con le orme di tanta gente che vi era passata.
Un pallone sballottato dal vento,
una bottiglia vuota
un foglio di carta
un castello di sabbia.

Era come un giorno di Autunno.

L’aria divenne fredda
il sole scomparve dietro i monti.
La pioggia divenne neve che soffice si adagiava sulla sabbia.
Ogni cosa divenne bianca ed il silenzio ci riempì le orecchie.

Era come un giorno di Inverno.

All’improvviso è scomparso il ricordo di quel giorno.
Chi sa che giorno era.